
Il nome di Alexei Navalny è ormai ben noto in tutto il Mondo. La figura dell’attivista politico russo è finita alla ribalta dei media internazionali grazie all’ormai noto attentato che lo ha visto protagonista. Pare che i servizi segreti russi abbiano cercato di ucciderlo mentre era in volo con del veleno, agente nervino novichok, spruzzato sulle cuciture dei boxer indossati, al momento del malore, dal politico.
Dopo la sua guarigione, Navalny ha fatto parlare di sé ancora una volta e, forse, in maniera altrettanto importante. Come rivelato da quest’ultimo, Navalny avrebbe fatto partire una chiamata dalla Germania (Paese nel quale ha passato il periodo di convalescenza) indirizzata a Konstantin Kudryavtsev, un membro del servizio di sicurezza federale (FSB) del Cremlino, e lo ha indotto ad ammettere il coinvolgimento dell’FSB nel caso dell’avvelenamento.
Il colpo di genio di Navalny è stato quello di presentarsi all’interlocutore come “Maxim Ustinov”, nome di un assistente del capo del Consiglio di sicurezza nazionale russo e l’agente, all’oscuro della vera identità della persona dall’altra parte del telefono, ha confessato il proprio ruolo nella vicenda e ulteriori dettagli sulle modalità dell’intossicazione.
Tra le diverse scoperte fatte da questa chiamata, figura anche quella di una positiva operazione di pulizia che l’FSB avrebbe effettuato per togliere ogni possibile traccia dell’agente nervino dello stesso Navalny. Questo elemento ha trovato conferma nel fatto che l’attivista russo sia stato trasferito dalla città siberiana di Omsk a Berlino completamente nudo, nonostante la sua richiesta di riavere indietro i propri indumenti.
Dopo la pubblicazione di queste affermazioni, Vladimir Putin ha ammesso che l’FSB ha pedinato il suo rivale politico in diversi viaggi per la Russia, ma ha negato ogni responsabilità per l’attentato. La necessità di questa attenzione, stando a quanto dichiarato dal Presidente, è nel fatto che il leader dell’opposizione avrebbe lavorato per i servizi segreti statunitensi. Questa affermazione è stata negata dallo stesso Navalny. Putin, d’altro canto, ha smentito qualsiasi coinvolgimento del Cremlino e si è anche rifiutato di aprire un’indagine, suggerendo che l’attivista sarebbe stato avvelenato in Germania o mentre era a bordo dell’aereo di evacuazione medica che lo ha portato in coma a Berlino.
Al netto delle dichiarazioni dei due protagonisti di queste vicende, quanto è forte il pericolo Navalny per l’egemonia unilaterale di Putin?
Navalny ha caratterizzato il suo intero lavoro politico nella fondazione di numerosi partiti (diversi dei quali non registrati con successo per sospette irregolarità burocratiche). Il partito fondato nel 2018, “Russia del futuro”, ha ottenuto dei buoni risultati nelle ultime elezioni amministrative (che in Russia servono per eleggere i governatori regionali). A questi esiti, si sono anche susseguite diverse manifestazioni di piazza a carattere politico nelle principali città russe.
Ad oggi, è possibile definirlo leader dell’opposizione russa?
Nonostante abbia dichiarato pubblicamente la sua natura di nazionalista democratico, abbia partecipato a marce nazionaliste e si sia espresso a favore della guerra in Georgia nel 2008, Navalny ha sempre propagandato un programma politico assolutamente diverso e contrario alle posizioni di Putin. Nel 2018 ha dichiarato di volersi presentare alle prossime elezioni presidenziali con un programma di governo che prevede l’aumento della tassazione per gli oligarchi, l’aumento del salario minimo e delle pensioni, la cessazione del coinvolgimento bellico e militare in Siria ed Ucraina e stabilire un maggior controllo per gli spostamenti dagli Stati dell’Asia centrale.
La storia e le azioni di Navalny lo devono etichettare come oppositore del Governo di Putin. L’attivista russo appartiene a quella tipologia di opposizione esterna (poiché il suo partito non ha seggi all’interno della Duma, camera bassa del Parlamento russo) e non sistemica in quanto la sua azione politica non segue la consueta logica dei partiti.
Ad oggi, come rivelato da alcuni sondaggi politici russi, la figura di Navalny non è ancora molto apprezzata. Ma, a fronte di una non positiva considerazione da parte degli elettori russi, il suo tasso di conoscibilità è aumentato. Le stesse persone intervistate, inoltre, hanno mostrato maggiore fiducia verso Putin e la maggior parte di loro lo ha fatto perché convinta che ad oggi non ci sia una alternativa alla sua figura.
È notizia di qualche giorno fa che Navalny è stato arrestato per aver violato le disposizioni circa la sua condizione di pena sospesa. Ad oggi, c’è il forte rischio che questa condizione legale venga tramutata in una vera e propria sentenza.
Se così fosse, la sorte politica di Navalny potrebbe essere duramente ostacolata. C’è il forte rischio di un ennesimo bavaglio politico ad un’altra voce che rischia di spegnersi nell’antro buio e freddo dell’ingiustizia e della non democrazia.
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